Abbiamo iniziato, ormai da qualche settimana, il cammino quaresimale. Una prova speciale sta attraversando l’umanità tutta, credenti o non, una prova che ci chiede di “fermarci”. Non di lasciarci bloccare dalla paura, ma di vivere questo tempo in una prospettiva di opportunità nuova che ci viene offerta.

Questo vale in modo del tutto speciale per noi cristiani. Preghiera-digiuno-carità sono le tre chiavi che abbiamo ricevuto per prepararci alle feste pasquali, con cuore rinnovato in modo da fare davvero Pasqua! Non una semplice festa ma un evento che accade nella nostra esistenziale, trasformandoci radicalmente in figli amati e fratelli.

In questa Quaresima 2020 il contenuto della preghiera-digiuno-carità è dato da questa epidemia che sta raggiungendo tante persone. La preghiera ci metta in relazione con Dio in modo più intimo e personale, ci faccia scendere dai piedistalli delle nostre sicurezze e del nostro orgoglio, per farci assumere la fragilità creaturale come un dono. Il digiuno richiesto è quello di rinunciare a tante iniziative, proposte spirituali e non. Attenerci alle disposizioni per collaborare al bene di tutti, non auto centrandoci sui nostri bisogni e su ciò che vorremmo o non vorremmo fare. La carità è attenzione e apertura di cuore con tutti e verso tutti, superando quelle barriere ideologiche e culturali, che in tempi difficili spesso rischiano di essere innalzate.

Il Signore ci doni una vista nuova, preparandoci a celebrare, in questa seconda Domenica di Quaresima, il Mistero della Trasfigurazione. Una vista capace di riconoscerlo nella nostra quotidianità, spesso così difficile e lastricata di prove. Sia la sua Parola il collirio che la illumini e ci faccia intravedere il giusto cammino da compiere e le scelte concrete da vivere, dietro a Lui, nostro Maestro e Signore.