Sorprende leggere nel Vangelo che perfino Ponzio Pilato, magistrato romano, a capo della Palestina, pagano, lui che era il terrore di tutti gli ebrei, gli sembrasse ingiusto condannare Gesù.  “Ma che male ha fatto?” chiede ai suoi persecutori, dopo che ha tentato di liberarlo con un “coupe de theatre”. Questa ritrovata umanità del Governatore della Galilea  era dovuto all’impressione che gli aveva fatto poco prima  Gesù nell’interrogatorio o alla cattiveria inaspettata, perfino da un sanguinario come lui,  di chi voleva la morte di Gesù ? Nessuno può dirlo… Sta di fatto che Pilano non vuole avere a che fare con questa morte, così come gli aveva suggerito la moglie Claudia.

Questa scena, tramandataci dai Vangeli, ci fa capire che non c’è cattivo al mondo che in fondo al cuore non abbia un barlume di umanità, di giustizia, di pietà, forse di amore. Dio ha fatto ogni uomo buono. Poi, la storia personale, la formazione, la famiglia porta ogni essere umano a diventare quello che è: ma sotto sotto c’è pur sempre l’immagine di Dio con cui tutti siamo fatti.

L’augurio di questa domenica è che il Sangue e l’acqua  di Cristo versati sulla croce convertano anche i cuori più duri da un lato e facciano cresce la pieta nei giustizieri dall’altro.

p.s. Pilato e Claudia sono considerati santi nella chiesa ortodossa etiope festeggiati il  25 giugno, mentre la chiesa copta considera Pilato e Claudia martiri   e si festeggiano il 27 Ottobre